Simon Nogler Black Belt |
Saturday 09 August 2014 | |
È passato quasi un mese da uno dei fine settimana per me più straordinari in assoluto e ancora faccio fatica a comprendere che durante un recente seminario in Belgio sono stato promosso a sorpresa dai miei Maestri Robin Gracie e Alessandro Federico a cintura nera di Gracie Jiu Jitsu.
È stata una promozione molto particolare e per me indimenticabile. La cintura nera nella nostra scuola di solito viene assegnata a Barcellona nell’ambito di una cerimonia ufficiale. Ero partito con Alfredo, Dani e Patrick per Oostende in Belgio convinto di partecipare a un seminario-raduno tecnico tenuto da Robin assieme alle sue cinture nere capiscuola delle varie filiali in giro per l’Europa, e invece, dopo uno sparring con uno dei migliori allievi di Robin (Edu, talmente bravo da mettermi in scacco e contemporaneamete sfilarmi la cintura), ho trovato invece della mia cintura marrone una cintura nera con il mio nome ricamato sopra. Incredulo e sopraffatto dall’emozione e ho provato a dire due parole ai presenti (anche questa una tradizione Gracie durante le premiazioni, con la differenza che di solito il promosso può preparare il suo discorso..) e poi continuavo a guardare questa cintura, che è stata data in passato a lottatori di Jiu Jitsu ben più capaci e preparati di me, e che sento molto, molto pesante. Ritornato a casa, in occasione del primo allenamento a Merano, una ragazza cintura bianca mi chiese un consiglio in generale su come migliorarsi nel Jiu Jitsu. Le risposi che non ci sono segreti, bisogna solamente allenarsi, che è quello che sto facendo da 10 anni. Del primissimo corso di Jiu Jitsu, solo io e Fabio Corradini siamo rimasti, e io vedo questo enorme riconoscimento come premio alla mia perseveranza e alla passione che ci ho messo, non perchè sono un campione di Jiu Jitsu. In questi primi dieci anni tante persone hanno cominciato Jiu Jitsu a Bolzano con noi, tante hanno smesso. Mi trovo sempre più spesso a pensare che chi è rimasto abbia qualcosa di speciale, perchè fare Jiu Jitsu davvero non è cosa per tutti. Voglio ringraziare Robin, Alessandro, Alfredo, Fabio e tutti gli amici vecchi e nuovi che mi sono stati vicini in questa avventura e che non vedo l’ora di rivedere sul tatami. See you on the mat! Simon
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